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growing heads above the roof
-cd, fromSCRATCHrecords/audioglobe 2009- fromSCRATCH/mandai 2011

TRACK LIST:

1. Blow off (DOWNLOAD)
2. Honk Honk (the way we grew with comics)
3. …from the left side of my ass/head
4. Head growing
5. I’m your Guido (DOWNLOAD)
6. Peep show, I got you
7. Got a camper in my head
8. Red hat block
9. Furry guys looking for a flat girl
10. Head off

Nicola Villani, drum, hit mandoline, drummachine
Piero Carafa, bass, voice
Giuseppe Caputo, voice, synth, guitar, sampler


Recorded and mixed between novembre 08 and january 09 at fromSCRATCH studio, Firenze, by Giuseppe Caputo.
Mastered at bips studio, Milano


cover design £ graphics by Nicola Villani


BLOW UP.
L'elemento di maggior novità presente nel terzo album dei miranda riguarda l'utilizzo primario di un suono sintetico e campionato che va innestarsi in una struttura ormai consolidata, fatta di groove consistenti e stranianti motivi. L'adeguamento stilistico non rivoluziona ma stimola il processo creativo, oltre ad implicare una serializzazione e una devo-luzione delle influenze no-wave e punk funk. A venir fuori è un disco che può essere coinvolgente e surreale ma anche subliminale e inquieto, non certo accomodante. Il migliore della band fiorentina, probabilmente. Voto: 8. Di Fabio Polvani
RUMORE. Procede l'evoluzione dei fiorentini Miranda, a tre anni dal precedente album e a uno dallo split con i canadesi Creeping Nobodies. Intanto, growing heads above the roof è un titolo come dire... più adulto di rectal exploration. Ma le novità più importanti sono altre due: il netto ridimensionamento delle chitarre nell'economia sonora del trio, con conseguente ascesa di sintetizzatori e campionatori, e soprattutto una meritoria opera di forbice. Tutto infatti è più asciutto ed essenziale, arriva dritto al punto - dieci canzoni in 36 minuti - senza attardarsi in divagazioni fini a se stesse o istrionismi eccessivi. Il pericolo era quello, ed è stato scampato in scioltezza. Per restare in Italia, pensate ai miranda come all'anello mancante fra Runi e Don Turbolento: ossessivi, imprevedibili, robotici, ballabili. Possono migliorare i testi, ma il voto già comincia a stare stretto.
Andrea Pomini.

ROCKERILLA. I Miranda - ossia Piero Carafa, Giuseppe Caputo e Nicola Villani - difficilmente lasciano l'amaro in bocca. Anche questo loro fresco di stampa "Growing Heads Above The Roof" davvero non dà appigli a delusioni postume. Ascoltarlo ed essene presi è un tutt'uno. La formula - retrò-futuribile - è ormai assurta a rango di classico contemporaneo. C'è tanto della Skin Graft e di quel suo sound bislacco in "Blow Off". C'è l'eco dei rimasugli No Wave newyorkesi di quasi trent'anni fa. C'è che queste son musiche tritatutto per vocazione. E alla vocazione, si sa, non si comanda. Al massimo si asseconda. E queste qui, c'è da crederci, son mica suore chiuse in convento...
Massimiliano Padalino

LASCENA. Non si accontentano mai i Miranda, e per fortuna, così hanno sempre bisogno di sperimentarsi. Chissà se cercano un’evoluzione, ma forse non è poi così importante…
Ciò che interessa è il lasciarsi andare al flusso sonoro. Quello cui sono giunti i tre musicisti, con questo terzo lavoro, è a tutti gli effetti un’ossessione percussiva, nella quale ha un rilievo di primaria importanza l’elettronica, seppur ben alternata a pezzi più chitarrosi.
Il trio parte con il boogie scarnissimo di Blow off, per proseguire con la nevrotica ed industrial noise Honk Honk. …From the left side of my ass/head ha la frenesia dei Big Black mentre Head growing è un caleidoscopico crogiolo di generi e riferimenti, dati i riferimenti al Beck hip-hop e alla confusione della Blues Explosion.I’m your Guido è ipnotica e circolare, mentre Red hat block trasuda l’inquietudine del trip hop di Tricky.
Voi ascoltatori attenti lasciatevi semplicemente trasportare dal flusso sonoro, senza essere troppo cerebrali.
Vittorio Lannutti